sabato 9 agosto 2008

Tuoi occhi … frammenti di un lamento

(1)

Tuoi occhi

piazze di perplessità

frammenti di un lamento

mentre scende la sera

e copre il nostro incontro


pronuncio frasi sparpagliate

e parole sconnesse

sorridi e scuoti la testa

i tuoi occhi fuggono lontano

cercando una veste

per coprire l'imbarazzo

domandandoti

se serve parlare

o meglio continuare

a nasconderti

dietro la solita maschera


cade un pesante silenzio

resisto a quel disaggio che mi riempie

quasi mi alzo e scappo via

se non fosse per il tuo sorriso

riprendi a parlare

e

riprendo

a respirare



(2)

Parlo da solo

sotto ombre piene di perplessità

cerco rifugio per la mia mente lontano dalla tua immagine

risuonano nella memoria le tue domande

come fossero certezze

"Perché ti parlo di tutto questo?"

e

"Perché con te non sento il bisogno di mantenere i segreti?"

ed io come al solito

non ho bisogno di conferme

e nemmeno di domande

da quando parlo in silenzio con I tuoi occhi

e carezzo in segreto i battiti del tuo cuore

ogni volta che mi avvolge

il tuo sguardo tenero


(3)


Parlo da solo

con timidezza

pieno di paura

lontano da te


cosa avrò

da queste sedute al bar

tranne i sguardi

che abbraccio come fossero

quel che resta del mio battito


cosa avrò?

domande nuove

e

desideri sereni

che conservo per quando

c'è ne bisogno

come fossero munizione

per l'ultimo assalto

e resto come un ultimo spigolo di grano

che si alza fiero verso il sole

prima di scomparire nella farina


(4)


discuto con me

le domande si uniscono

nell'umida rugiada dell'alba

nelle paure solitarie

per l'allungarsi del tempo

con la tua immagine immutata

per la fine della notte

senza il sorgere del tuo viso

e per il ripetersi del dubbio

nelle tazzine del caffè freddo


vago incerto

perché i tuoi occhi lontani

segnano la parentesi d'attesa

simbolo del momento

e la furia del mio cuore

segna la piazza dei tuoi occhi

come ghigliottina ideale

per decapitare le note della paura


(5)


Mi rammento

e mi domando

e riformulo le risposte

senza ammettere la convinzione


ti vedo smagliante

e mentre cerco l'opposto

in te

scopro lo specchio


ti guardo di nuovo

e mi avvolge la luce

riflessa dall'altra mia immagine


raccolgo i frantumi della luce

per spargerla di nuovo

alla ricerca della tua ombra


mi siedo assieme a me

vicino al porto del vento

con gli occhi accompagno le brezze

in partenza

e mentre

sorseggio il suo fresco

scrivo a me delle lettere

sperando che delle pagina

sparpagliate nel vento

arrivino

all'indirizzo perduto

della mia esistenza


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