(1)
Tuoi occhi
piazze di perplessità
frammenti di un lamento
mentre scende la sera
e copre il nostro incontro
pronuncio frasi sparpagliate
e parole sconnesse
sorridi e scuoti la testa
i tuoi occhi fuggono lontano
cercando una veste
per coprire l'imbarazzo
domandandoti
se serve parlare
o meglio continuare
a nasconderti
dietro la solita maschera
cade un pesante silenzio
resisto a quel disaggio che mi riempie
quasi mi alzo e scappo via
se non fosse per il tuo sorriso
riprendi a parlare
e
riprendo
a respirare
(2)
Parlo da solo
sotto ombre piene di perplessità
cerco rifugio per la mia mente lontano dalla tua immagine
risuonano nella memoria le tue domande
come fossero certezze
"Perché ti parlo di tutto questo?"
e
"Perché con te non sento il bisogno di mantenere i segreti?"
ed io come al solito
non ho bisogno di conferme
e nemmeno di domande
da quando parlo in silenzio con I tuoi occhi
e carezzo in segreto i battiti del tuo cuore
ogni volta che mi avvolge
il tuo sguardo tenero
(3)
Parlo da solo
con timidezza
pieno di paura
lontano da te
cosa avrò
da queste sedute al bar
tranne i sguardi
che abbraccio come fossero
quel che resta del mio battito
…
cosa avrò?
domande nuove
e
desideri sereni
che conservo per quando
c'è ne bisogno
come fossero munizione
per l'ultimo assalto
e resto come un ultimo spigolo di grano
che si alza fiero verso il sole
prima di scomparire nella farina
(4)
discuto con me
le domande si uniscono
nell'umida rugiada dell'alba
nelle paure solitarie
per l'allungarsi del tempo
con la tua immagine immutata
per la fine della notte
senza il sorgere del tuo viso
e per il ripetersi del dubbio
nelle tazzine del caffè freddo
…
vago incerto
perché i tuoi occhi lontani
segnano la parentesi d'attesa
simbolo del momento
e la furia del mio cuore
segna la piazza dei tuoi occhi
come ghigliottina ideale
per decapitare le note della paura
(5)
Mi rammento
e mi domando
e riformulo le risposte
senza ammettere la convinzione
ti vedo smagliante
e mentre cerco l'opposto
in te
scopro lo specchio
ti guardo di nuovo
e mi avvolge la luce
riflessa dall'altra mia immagine
raccolgo i frantumi della luce
per spargerla di nuovo
alla ricerca della tua ombra
mi siedo assieme a me
vicino al porto del vento
con gli occhi accompagno le brezze
in partenza
e mentre
sorseggio il suo fresco
scrivo a me delle lettere
sperando che delle pagina
sparpagliate nel vento
arrivino
all'indirizzo perduto
della mia esistenza