domenica 10 giugno 2007

Sei sempre sola

Sei sempre sola
quando l''alba penetra dalla finestra
mentre le scene della notte
appena passata sembrano ripetersi
nelle danze del pulviscolo
invaso dalla luce
e nell'area si sente ancora
l'odore lasciato dallo scontro dei vostri corpi

E ricordo

e ricordo
ogni tuo respiro che segnava il ritmo del tempo
e ogni tua ciglia che riposava affianco ad un altra

ricordo
quella tua pelle che creava quel senso di paradiso
mentre le mia ditta esploravano ogni suo segreto

ricordo
come i tuoi baci mi possedevano
mentre il mondo intorno svaniva dietro il tuo abbraccio

ricordo
come mentre ballavi posava quel tuo ventre su di me
ed io vagavo lontano come fosse in cielo aperto
portato da un vento quieto oltre le nuvole
dove mi perdevo nelle piazze del tue petto
bevendo dalle sue coppe fiammanti
il pieno della gioia
e mi ubriacavo
col rosato delle tue labbra
fino allo sfinimento

ricordo
come si rideva per le piccole cose
e come il silenzio regnava
ogni volta che la mia bocca
si paralizzava sfiorando la tua schiena
e come le mani
stringevano i tuoi fianchi
cercando di penetrare sotto la tua pelle
per unirmi a te

ricordo
come le nuvole grigie dietro quel vetro
confondevano il tramonto
e l’inizio della sera
e come il tocco delle tue mani
svegliava ogni voglia di vivere
tutti gli attimi sfuggenti
accanto a te

ricordo
quei brividi che hanno paralizzato il mio avanzo verso di te
e verso il raggiungerti con quel mio desiderio
e quella paura mai provata prima
di unirmi a te

ricordo
come la mia voglia di te
mi ha fatto quasi piangere
mentre sentivo quella tua voglia di spalancare
ogni porta per farmi vivere la gioia
di quei frangenti di tenerezza donati con amore

sabato 9 giugno 2007

Stelle assonnate e brezze stufe

Stelle assonnate e brezze stufe
mi colgono irritati
mentre calcio l’aria per rompere la noia
girando intorno ai pensieri che riguardano te

mani deboli e sorrisi sciupati
sentieri stretti terminano prima della spiaggia
e barche senza ancore gettati sulla sabbia
la luna osserva indifferente le mie sofferenze
mentre il tempo sbadiglia accompagnandomi nel mio viaggio

onde piatte che sembrano il palpito delle tue cigli mentre dormi
e sabbia bagnata che disegna le tracce del mio passaggio
attendo l’arrivo del sole per concludere la notte
sognando le tue mani che mi svelano il mattino
mentre riposo nel pieno del loro abbraccio

giovedì 7 giugno 2007

Ricordo

Ricordo
quel tuo sorriso
alle porte dei giardini
che hanno testimoniato per primi
quel mio desiderio di abbracciarti
quando proponevo di andare al cinema
e come lungo la nostra ricerca
pensavamo a come si complicano le cose
ogni volta che si tenta di organizzarli

poi come ci siamo salutati in fretta
per non perdere l’autobus
viaggiavo osservando la gente
che pareva sorridermi mentre ti anticipavo
poi con te che scherzavi
appena incontrati vicino alla fermata
del tanto tempo passato senza vederci

Mi guardavi
con quella tenerezza che simboleggia i tuoi occhi
quasi confessando della gioia di esserci insieme
per passare quel che basta di tempo,
pensavo intensamente al cielo racchiuso in loro
e alla nostra strana avventura
scatenata nonostante il poco tempo che ci unisce

Parlavamo con apparente calma
finche non regnò il silenzio
con te fra le mie mani e la tua testa
che posava sul mio petto
e le mie labbra che senza accorgermi
cercavano la tua pelle

Istanti lunghi
mani che impazzivano a cercarsi
dita che tingevano l’aria con le sembianze del nostro contatto
e cuori che battevano col ritmo del nostro desiderio
luce che scompariva a lungo fra un sospiro e l’altro
mentre i nostri baci assorbivano il tutto
con quella frenesia che muoveva i nostri corpi
piano a piano ci copriva il nudo
e piano a piano svaniva il posto
e rimanevamo soli col tempo perplesso
non sa se avanzare o frenare per non perdere la scena

Ricordo
come vedendoti mi attraverso quel desiderio
di non smettere di invocare quel tuo splendore
e come volevo naufragare per lungo e largo nelle tue piazze
praticando il tuo desiderio
fino allo spasimo e fin che “ricordo”

Arrivederci

Resto lì
con quell'ombra nello specchio
non fiato allibito dall'imbarazzo
e non so come rompere il ghiaccio

Resto lì
ad attendere che fosse lui ad iniziare
a confessare di sapere che ora di partire
solo il tempo di raccogliere i pezzi di carta lasciati in giro
tentando di tracciare le sembianze di una nuova esistenza
ma fallendo ancora

Resto lì
lui non abbassa lo sguardo
occhi impauriti o forse dispiaciuti
non voleva illudere nessuno
era la forte voglia di potersi convivere
la forte nostalgia che ha da una vita
il desiderio di vivere
o meglio di esistere

Sorrido, mi sforzo di farlo,
lui abbassa lo sguardo e s’inchina per raccogliere un foglio
legge le prime parole
poi si siede per terra
dove mi trovo anch'io
ascolto attraversato da passioni che solo lui sa provocare
da voglie antiche che solo lui sa risuscitare
piango di nuovo
era la poesia su mia madre
la porterà di nuovo via
per accudirla
assieme a tutto il resto nuovo e vecchio

“Non si può”
è la convinzione di entrambi
non si può convivere ancora
i limite sono maggiori
e le responsabilità sono di più
unirci significa separarci dal resto
il prezzo è cosi alto che non giustifica il risultato

“Sarà”
ma resta di fatto che ritrovarci è stato bello
e sarà bello ancora le prossime volte
sperando che mai sarà per salutarci per sempre

“Ti voglio bene
tieni sempre la schiena dritta
e non illuderti mai
non si ottiene sempre tutto dalla vita
alla prossima con amore,
sarò TE per sempre”.

Sarà

Sarà perché il tramonto si colora di rosso
sarà perché l'orizzonte annuncia l'oltre
sarà perché in te si nasconde la voglia
che suscita clamore
nella quiete di questo cuore


sapessi come bastano pochi istanti
ogni volta che vago nel cielo dei tuoi occhi
per spazzare via il sereno che regna in me
e scatenare il vento
che scuote fino a far impazzire questa mia esistenza

sarà perché da quando ti parlo mi vieto di sognare
e nego la possibilità di un altro turno
dove la passione compone le sembianze
di un'altra vita

S
arà


Dea dei desideri

Lungo sentieri nebbiosi
accompagnato dalla tua immagine
mi assalgano vaganti pensieri
e sentimenti frantumati
del cuore che batte senza voglia
lontano dalle tue spiagge
mentre le mani cercano le brezze giocose
per sfuggire al tempo d’attesa
e questo vuoto che soffoca la mia esistenza
naufragando nell’oblio del mare sconfinato dei ricordi
ora che è tempo di recarmi da te
senza ancora da gettare dinanzi alle tue mura invalicabili
invocando il tuo nome cerco di volare nel cielo
ma le tue sembianze restano segregate
tranne un tuo sorriso
che rubo al sole e accudisco nel mio cuore
replicando all’infinito le preghiere per adorarti
Dea dei miei desideri

Meraviglie

Meraviglie
e paure del piacere di un brivido
ombre intense assalgono il mio corpo
e vento lontano danza con i tuoi capelli

come faccio a tornare da me
come riesco da cosi lontano
a vederti sorridere
continuiamo a sfuggire dalle piazze d'infanzia
per perderci nelle nostre paure come rifugiati

come posso abbracciare la vita se la temo
come faccio a parlare d’eroi vivendo nei rifuggi
come riempio il mio petto dal tuo odore se rappresenti il peccato

raccolgo i frammenti del sogno per la mancanza di una tua probabilità
ridisegno la strada per trovare i resti del tuo passaggio
mi sveglio con l'alba per cogliere il sorgere dei tuoi occhi
e riprendo il cammino verso le piazze del tuo sonno

resti un'ipotesi di un destino diverso, parallelo
nel sussurro delle tue dita le note dell'amore
e l'ora dell'evento resta lontana
per questa voglia che si sintonizza col battito del cuore

mercoledì 6 giugno 2007

Tentativo non classificato

Ombre
e chiaro di luna che domina l’intorno
passi lenti rompono il silenzio
e ricordi lontani occupano la scena

penso a te
e a questa trasparenza piena
che svela le nostre maschere
mentre le nostri mani tremanti cercano
di alleviare i nostri gemiti tenui
con gli occhi serrati per sfuggire al posto

Ombre
e sembianze ambigue lungo il cortile
passi lenti vaganti senza meta
la luna piena svela la tua immagine disegnata nel cielo
mentre le brezze della sera
sussurrano l’avvicinarsi della tua pelle
pioggia leggera fuori dalla finestra
cade al ritmo del tuo cammino
e lunghi istanti di silenzio separano dal tuo abbraccio
accompagnato da un profondo respiro per riempirmi di te

Ombre
fumo e pensieri consumati in silenzio
l'ora dell'addio ci raggiunge nonostante i tentativi di fuga
piego la testa per sfiorare la tua guancia
e racchiudere il mio respiro contro di te
ma le tue labbra afferrano le mie
travolgendomi fino quasi a svenire